L’aria di casa

In tempi di pandemia siamo tutti costretti a stare chiusi in casa per cercare di ridurre la diffusione del contagio.

Ma l’aria di casa è davvero la più sicura da respirare?

Per ridurre il rischio di contrarre il covid è sicuramente il luogo più sicuro, ma se non facciamo attenzione l’ambiente domestico potrebbe nascondere delle insidie. Specialmente se siamo più persone a vivere nella stessa abitazione.

Le attività quotidiane generano un sacco di sostanze nocive che, accumulandosi in grande quantità possono creare problemi. Vediamone alcune:

La doccia, cucinare e persino la traspirazione corporea producono vapore acqueo che crea umidità e, se trova punti freddi in cui condensare, può anche formare muffe: le muffe oltre a essere brutte, sono molto pericolose per la nostra salute. L’umidità ideale in casa è di circa il 65%.

I fornelli con la loro combustione producono monossido di carbonio (CO); i caminetti, le stufe a legna o pellet posso immettere grandi quantità di CO se non funzionano correttamente; inoltre se non prelevano l’aria comburente dall’esterno, consumano l’ossigeno della casa. Il CO è davvero una brutta bestia, solitamente nelle nostre case non è presente in grandi quantità, ma di frequente ci sono dosi che causano problemi sul lungo periodo. È un gas più pesante dell’aria perciò stratifica in basso, per questo motivo in cucina abbiamo un foro circolare a circa 20 cm da terra (se abbiamo la cucina a gas). Ecco so bene che in inverno lo avete tappato perchè non scappi il freddo. Andate subito a liberarlo! Già che ci siete controllate che non ci siano cose davanti a ostruirlo e che griglia e filtri siano puliti.

Lo sottolineo ancora il CO è uno dei peggiori gas che abbiamo in casa, sta in basso, è inodore e incolore; se abbiamo bambini i loro nasi sono più vicini al pavimento o al soffitto?

Altre sostanze come la formaldeide (VOC) le producono i mobili, oppure alcune vengono emanate dai prodotti che utilizziamo per pulire, dalle vernici o da altre operazioni che svolgiamo in casa. A tutto questo si aggiungono gli acari, la polvere e le famigerate polveri sottili PM10, PM2,5 dovute principalmente all’inquinamento esterno.

Perciò cosa fare?

Cambiare sovente l’aria di casa con quella esterna.

Tutta questa pappardella per dire di aprire le finestre?

Se dalla finestra il panorama è questo, basta aprirla per avere l'aria di casa di qualità

Be se fuori dalla vostra finestra è così sostanzialmente si. Basta ricordarsi di farlo abbastanza di frequente, per un tempo necessario a scambiare abbastanza aria e in tutte le stanze.

Abbastanza di frequente.. per il tempo necessario.. indicazioni estremamente precise..

In realtà ogni abitazione è diversa dalle altre per dimensioni, costruzione,collocazione e numero di abitanti, per dirne solo alcune. Nella stessa casa cambia la necessità di areare da un uso “normale” ai giorni in cui siamo tutti a casa per tutto il giorno. Basti pensare a quanto vapore si produce con una doccia o con 3.

La cosa migliore da fare è misurare la qualità dell’aria. In commercio esistono strumenti molto pratici e completi che ci misurano tutte le principali sostanze da monitorare. Questo è quello che uso in casa mia

Cercando in giro, ad esempio su amazon, se ne trovano sia di più economici che di più completi e precisi. Al momento trovo che questo sia un utile compromesso, in seguito ne descriverò qualcuno in più e come usarli al meglio.

Di questi strumenti ne può bastare uno solo da mettere in una zona rappresentativa della casa e magari spostandolo in base alle necessità oppure si può scegliere di posizionarne più di uno in varie zone delicate. Dipende anche un po’ dalle dimensioni dell’abitazione e dalla disposizione delle camere. Ad esempio possiamo metterne uno in cucina, uno in bagno e magari uno nella camera dei bambini. Per posizionarne più di uno si possono scegliere prodotti più economici, ma pur sempre funzionali come ad esempio questo

Ovviamente se si vive in un cascinale in collina, è primavera e non si hanno allergie, si può tenere per gran parte del giorno le finestre aperte e bon. Problema risolto e non serve neppure monitorare.

Ma in tutte le altre condizioni magari non è così agevole ricambiare continuamente l’aria, perciò esistono sistemi che lo fanno in automatico: le Ventilazioni Meccaniche Controllate VMC. Questi sistemi filtrano anche l’aria che proviene dall’esterno e riducono anche le dispersioni di calore in inverno e di aria fresca in estate.

Farò un altro articolo in cui ne parlerò in modo più approfondito.

Per ora vi saluto e mi raccomando.. Fate attenzione a cosa respirate!

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